NEWS MATALEÒN 2017

November 20, 2017

The Italian band MATALEÒN presents its new production "Metamorfosi", a concept album devoted to feelings 
and inspired by TV series.

Recorded at the Rocker Studio of Sesto San Giovanni in Milan, and mastered by Andrea De Bernardi 
of the Eleven Studio of Busto Arsizio, in Varese.
With the collaboration of important artists such as: 
Max Zanotti, Paolo Fresu, Mario Zucca, 
Simone Rossetti Bazzaro.

"Metamorfosi" is the metaphor of a rock band MATALEÒN 
in constant transformation and growth.



                                                                       GentlenesMataleòn 



Come nasce la "Metamorfosi" il nuovo album della band?
“Metamorfosi” nasce dalla voglia di raccontare a modo nostro quello che ci circonda, quello che ci accade quotodianamente. Le nostre sensazioni, le nostre emozioni, le nostre paure, i nostri cambiamenti.

Qual è stato il concetto generale che è stato proposto per svolgere questo lavoro?
“METAMORFOSI” è un concept album dedicato ai sentimenti, composto da 10 tracce, ognuna delle quali ha come tematica centrale uno stato d’animo. Lo scopo è quello di entrare nelle teste di coloro i quali lo ascolteranno, raccontando una storia ben precisa che vuole lasciare un segno indelebile e cercando di far riflettere l’ascoltatore sia su temi comuni a tutti, come l’amore, la fiducia e la malvagità, sia su concetti meno noti, come la paranoia e il bipolarismo.

Dove è stato registrato, misto, modificato e chi ha partecipato?
Abbiamo registrato e mixato il disco al “Rocker Studio” di Sesto San Giovanni (Milano) con Olly Riva. Il mastering audio è stato invece fatto all’ “Eleven Mastering Studio” di Busto Arsizio (Varese) da Andrea De Bernardis. 

Abbiamo una donna sospesa nell'aria, su un ponte in un lago circondato da montagne, un bellissimo paesaggio molto surreale, è la foto del cover del CD. che era responsabile dell'arte e quale è stato l'approccio che hai fatto per la sua creazione?
La copertina è un’opera unica realizzata da Stefano Bonazzi, un graphic designer di fama internazionale. L’opera si chiama “The White Sky III”. 
Stefano cercava un'atmosfera lynchana, un dialogo che si elevasse dal torpore iniziale di un sogno/incubo, una sorta di metamorfosi appunto. L'ambiente è immobile, tranquillo, all'apparenza innocuo ma le nubi sullo sfondo preannunciano l'arrivo di un elemento detonante. Lo stato ipnagogico è destinato a svanire, la passerella è un trampolino di lancio per un altrove ignoto, in ogni caso si tratterà di un evoluzione, positiva o negativa non ci è ancora dato a saperlo.


  

Come hai selezionato e lavorato ciascuna delle 10 canzoni che l'album ha? A partire dal primo. che si apre con la voce dell'attore Mario Zucca (detto essere un passo squisitezza per le orecchie, per qualcosa che la lingua italiana è considerata la lingua vera della amore).
Tommaso (cantante), una volta ascoltate le parti musicali, ha voluto cucirgli addosso uno stato d’animo in base a quello che la canzone gli trasmetteva. Se il brano in questione era più carico ad esempio, ha voluto trasmettere la rabbia. Se un brano al suo interno aveva dei riff dissonanti, ha voluto parlare ad esempio della paranoia.
L’intro del disco interpretato da Mario Zucca è stato scritto in prima battuta da Tommaso e poi corretto e rivisto da Giorgia Brandolese (che è la persona che cura la nostra comunicazione). In questa traccia abbiamo voluto subito far capire di cosa parla questo nostro lavoro in studio. Le parole scritte con maestria da Giorgia Brandolese che hanno saputo spiegare e centrare quello che Tommaso voleva trasmettere, unito alla fantastica voce del Maestro Mario Zucca, hanno fatto si che ne venisse fuori qualcosa di magico.

Hanno la partecipazione di Max Zanotti (cantante, musicista e produttore) nella canzone "John Locke "che li ha spinti a contribuire.
Max Zanotti è un artista incredibile e una persona davvero squisita. Tommaso ha avuto il piacere di essere stato suo allievo e ha espresso il desiderio di poterlo avere nel disco. Eravamo tutti entusiasti di poter avere Max come guest e una volta individuata la canzone gliel’abbiamo proposta. Quello che ci ha spinti a scegliere Max è stata la sua classe innata, la sua voce è graffiante, potente e piena di sfumature. È capace di trasformare tutta la sua potenza in velluto. 

Essi hanno altri ospiti importanti come Simone Rossetti Bazzaro (violinista) Paolo Fresu (trombettista).
Simone Rossetti Bazzaro è un altro fuoriclasse. Violinista dal talento puro. Lui ha collaborato e collabora con in maggiori artisti della scena musicale italiana e internazionale. 
Avevamo un brano su quale volevamo fortemente una sezione di archi e grazie all’amicizia che legava lui a Giorgia Brandolese abbiamo potuto conoscerlo e proporgli la collaborazione. 
Paolo Fresu è un artista incredibile. La sua bravura è conosciuta in tutto il mondo. Andrea (chitarra) ha scritto sulla sua pagina facebook e poco dopo il suo manager Vic Albani gli ha risposto. Dopo un ascolto del brano che volevamo proporgli, Paolo ha accettato la collaborazione. La cosa fantastica è che la sua guest era prevista solo per un piccolo intervento all’interno del brano ma siccome la canzone gli è particolarmente piaciuta ha deciso di ricamare con la sua tromba tutto il brano. 

Che cosa racconta la storia di "Carrie" (taglio del disco) e chi erano i registi del video clip?
Carrie è la protagonista della serie tv "Homeland", a cui la canzone, e quindi anche il video, si ispirano.
Carrie è una donna problematica, testarda e arrogante, affetta da disturbo bipolare, che però è anche uno dei suoi punti di forza.
Vive con questa alterazione mentale: sente che le persone vogliono fregarla, ma sa che lei riuscirà sempre a scappare da esse. Le sue decisioni sono affrettate, non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni, ma queste sue intuizioni folli la portano sempre a centrare gli obiettivi che si prefigge.
Carrie sta giocando una "partita" con Lui: vuole scoprire chi è veramente, mettendo insieme i vari pezzi del puzzle, che sono principalmente quelli della sua vita, perché in fondo ha paura di perderlo.
La sua quotidianità viene sempre percepita come uno spazio inagevole, dove non riesce mai a sentirsi completamente bene.
Le scene, quindi, ruotano intorno a Carrie, devastata dal non riuscire a capire cosa stia succedendo. Mentre s'infuria con se stessa, Lui appare e scompare improvvisamente: lei cerca di inseguirlo, ma siamo sicuri che Lui sia reale?
Scrittura, regia e post produzione del videoclip sono state affidate a Giorgia Brandolese e Francesco Pucci (The Tape Agency), che hanno deciso di portare in scena la malattia mentale (il disturbo bipolare), argomento sicuramente ostico e complesso da trattare. 
thetapeagency@gmail.com
www.facebook.com/thetapeagency

Come funziona la squadra tra te? Quando pensi che siano più concordati e a che punto hanno dissenso?
Per la produzione musicale solitamente ci piace partire dalla sala prove o da alcune idee di Andrea. Ci piace molto dare spazio all’improvvisazione per poi risentire in seconda battuta quello che ne è uscito fuori. Una volta sistemate le parti, Tommaso pensa alla parte vocale cercando di esprimere con la sua voce quello che è il mood della canzone. 

Come sono in generale la musica rock e le band in Italia?
La scena rock in Italia è molto ricca. Molte band decidono di cantare in inglese per avere più possibilitá nel mercato, altre band come noi lo fanno in italiano per dare maggiore peso alle cose che vengono raccontate nelle proprie canzoni. Ci sono ad ogni modo molte band davvero valide che sanno farsi apprezzare oltre i confini italiani. 

Dove si può ottenere l'album "Metamoforsi" altamente raccomandato?
Il nostro disco lo potete acquistare sui maggiori canali di vendita on line come iTunes, Google Play e Amazon Music. 
Per la copia fisica potete scrivere direttamente a noi all’indirizzo mail: mataleonband@gmail.com

Quali presentazioni avete e avete pianificato fino alla fine dell'anno?
Al momento stiamo pianificando la registrazione di alcuni videoclip per promuovere il disco. Pensiamo che nei prossimi 3 mesi vedrete qualche nuovo lavoro.

Qual è stata la metamorfosi che ha vissuto ciascuno dei membri dopo questo lavoro?
Guarda Monica, ognuno di noi negli ultimi anni ha vissuto delle nette trasformazioni. Manuel (basso) è diventato padre di una bellissima bambina. Andrea anche lui è padre di un fantastico bambino. Nel proprio piccolo subiamo ogni giorno delle trasformazioni, anche impercettibili.

E cosa finalmente era la "metamorfosi" della band Mataleòn?
La nostra “Metamorfosi” è stata la band stessa. Abbiamo lavorato sotto ogni punto di vista per far si che questo disco fosse all’altezza di questo titolo. Abbiamo fatto molta ricerca per le guest. Per i testi, Tommaso si è avvalso della collaborazione di Max Zanotti e ha fatto molta ricerca per le varie tematiche raccontate. Daniele e Manuel hanno lavorato molto sulla parte ritmica di ogni brano per far si che fossero praticamente in simbiosi.
Ci è voluto più tempo rispetto a quello che avevamo pianificato ma per un lavoro come questo ne è valsa la pena.